Milano – C’è un conflitto tra il Sulpl e il sindaco Giuseppe Sala sulla raccolta fondi lanciata dal sindacato della Polizia locale a sostegno dei tre agenti che hanno colpito con il manganello Bruna, la transessuale brasiliana fermata al Parco Trotter lo scorso 24 maggio e ferita durante una colluttazione con i vigili in via Sarfatti. Il sindaco, da Roma, dove ha partecipato a un evento dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha risposto così a una giornalista che gli chiedeva della raccolta fondi del Sulpl: “Mi sembra qualcosa di anomalo e improprio. Con gli agenti della Polizia locale non ho avuto atteggiamenti demagogici o ideologici e prima di esprimere un giudizio ho chiesto di avere una valutazione seria. Non mi sono permesso, quando il fatto è successo, di lanciare subito condanne. Però, per come abbiamo visto lo sviluppo delle cose, alcuni errori ci sono stati. Quindi questa raccolta fondi è un po’ imprudente”.

La replica del segretario del Sulpl, Daniele Vincini, non si è fatta attendere: “Le dichiarazioni di Sala? Ce ne faremo una ragione. Se vorrà dare il suo contributo, lo accetteremo volentieri”.

Mercoledì il sindacato dei vigili urbani ha lanciato la raccolta fondi per i vigili indagati – il codice Iban per contribuire è IT86V0306909606100000197312 – e ha annunciato uno sciopero di due ore per mostrare solidarietà. Il Sulpl continua la battaglia a sostegno dei tre agenti indagati. Il 24 maggio, in via Sarfatti, i vigili furono ripresi da alcuni studenti della Bocconi mentre fermavano la transessuale, colpendola ripetutamente con il manganello mentre era a terra. Quei video e la denuncia della 42enne Bruna hanno portato all’apertura di un’inchiesta per lesioni aggravate dall’abuso di pubblica funzione e a un procedimento disciplinare da parte del Comune.

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