Addio a Marcellino Sanvito, noto come “Linotto”, della famiglia di Giussano. Come suo fratello Alberto, ha voluto donare le cornee.

La comunità di Giussano è in lutto per la scomparsa di Marcellino Sanvito, conosciuto come “Linotto”, l’ultimo dei fratelli di una famiglia molto nota nella città. Rimasto vedovo nel 2003, si prendeva cura della sua casa che aveva acquistato negli anni ’70 a Robbiano, dove ha vissuto per il resto della sua vita. Sanvito ha sempre lavorato come autista, consegnando mobili per l’azienda storica di Giussano, Enrico Colzani, che ha dato tanto lavoro alla città nel dopoguerra fino a pochi anni fa. Era una persona semplice e laboriosa, aveva 89 anni e grazie alla sua sensibilità, due persone potranno ora riavere la vista.

Come suo fratello Giovanni, scomparso nel 2021, Sanvito ha scelto di donare le cornee. In quell’occasione, colpito da quel gesto di grande generosità, aveva espresso il desiderio di fare lo stesso quando sarebbe stata la sua ora. E così è stato: i suoi figli, Simona e Romano, hanno acconsentito all’espianto.

Con la scomparsa di Marcellino, se ne sono andati anche i quattro fratelli Sanvito, molto popolari in città e che hanno dato molto alla comunità di Giussano: Guido, morto nell’aprile 2020, era il proprietario della storica “Latteria Sanvito”, vicino a piazza San Giacomo; Giuseppe, morto pochi mesi dopo, nel dicembre 2020, lavorava come postino ed era conosciuto da tutti; l’anno successivo, nel settembre 2021, se n’è andato Giovanni, sarto, che tra le altre cose confezionava anche le divise per la banda DAC di Giussano; e ora Lino o Linotto, come lo chiamavano gli amici. Molte persone hanno voluto dargli l’ultimo saluto lunedì scorso, nella basilica di Giussano.

Marcellino Sanvito è la 229esima donazione di un giussanese dalla fondazione dell’Aido-Giussano. “Linotto non era iscritto all’Aido, ma quando morì il fratello Giovanni, che aveva donato le cornee, disse che anche a lui sarebbe piaciuto compiere lo stesso gesto dopo la morte, perché desiderava seguire l’esempio del fratello”, ha raccontato il presidente dell’Aido, Piero Gallo. “Così quando i medici dell’ospedale di Desio hanno proposto la donazione delle cornee, i figli non hanno avuto esitazioni. Un gesto molto bello di cui ringraziamo i familiari”.

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