GEMONIO – Il nome Gemonio è noto, ma le ragioni dietro l’omicidio di Giusy Caliandro rimangono ancora sconosciute. La caccia all’uomo che ha deliberatamente ucciso Giusy investendola con l’auto durante una lite vicino a via Garibaldi, dove la giovane donna di 41 anni viveva, continua. Soprattutto all’estero. Gli investigatori coordinati dalla Procura di Varese sospettano che il killer, dopo aver fatto retromarcia e poi ingranato la prima marcia per colpire Giusy e schiacciarla contro un muro, sia fuggito all’estero. Le ricerche si stanno concentrando su questo fronte, con l’emissione di mandati di cattura internazionali.

Secondo i testimoni, Giusy sarebbe scesa dalla macchina del suo assassino. Lo conosceva? È sempre più probabile. Infatti, il nome del presunto assassino, che è indagato per omicidio volontario, è stato fornito agli investigatori da alcuni testimoni, insieme a una descrizione e al numero di targa dell’auto. Il motivo per cui l’uomo ha ucciso Giusy rimane un mistero. Il movente è sconosciuto. È davvero possibile che una lite tra due persone possa stroncare una giovane vita? Sarebbe follia, ma sembra che il rispetto per la vita altrui non abbia più alcun valore.

In attesa dell’autopsia, che sarà effettuata la prossima settimana per problemi tecnici, si cerca di capire cosa sia successo. Giusy è morta domenica scorsa e il giorno esatto dell’esame autoptico non è ancora noto. Di conseguenza, non si sa nemmeno quando si terranno i funerali e quando il corpo sarà finalmente restituito ai familiari per le esequie.

Sono almeno due le comunità in lutto: quella di Gemonio, dove Giusy si era trasferita nel 2019 ed era molto amata, e quella di Tradate, dove la donna è cresciuta e dove la sua famiglia vive ancora. Il dolore è unanime ma rabbioso: “Deve essere fatta giustizia. Giustizia per Giusy”, è la richiesta collettiva che si diffonde attraverso i social media da parte di coloro che erano affezionati alla ragazza. Nel frattempo, gli amici si stanno organizzando per raccogliere frasi, ricordi e pensieri da dedicare a Giusy da leggere durante il funerale. Soprattutto, rimane il desiderio di giustizia per questa giovane donna altruista, appassionata di calcio e soprannominata Batman per il suo coraggio nella vita. Una vita spezzata da qualcuno che conosceva.

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