I sommozzatori dei Vigili del fuoco sono sulle sponde dell’Adda a Cornate D’Adda (Monza), pronti a intervenire contro i ragazzi che si tuffano nel fiume nonostante il divieto di balneazione. Carabinieri e polizia locale presidiano le sponde per far rispettare l’ordinanza. Nonostante ciò, molti giovani continuano a ignorare il divieto, mettendo a rischio la propria vita.

Le piscinette lungo il fiume sembrano un’alternativa al mare, ma l’appello contro la nuotata proibita è ancora più forte. L’assessore Fabio Quadri invita tutti a lasciar perdere e a non mettersi in pericolo. Negli ultimi anni, sono stati numerosi gli annegamenti lungo l’Adda, una vera e propria “strage”. Il rischio è che il fiume diventi una trappola mortale a causa delle correnti e delle gelide temperature.

Nonostante i divieti e i cartelli multilingue, il rischio di annegamento è concreto. Le amministrazioni locali stanno combattendo una battaglia difficile, da una parte cercano di sensibilizzare la popolazione sul pericolo, dall’altra si scontrano con la leggerezza delle persone che ignorano le conseguenze mortali delle correnti.

Nel corso del tempo, sono state inflitte multe fino a 500 euro ai trasgressori, ma non è sufficiente per azzerare il problema. La maggior parte dei bagnanti che si mettono in pericolo sono di origine straniera, lavoratori che cercano un po’ di refrigerio dopo una settimana di duro lavoro.

Purtroppo, non sembra esserci deterrente che funzioni. La lista impressionante di morti dovuta a questi bagni vietati sembra non avere alcun effetto sui giovani che pensano che “a loro non possa succedere”. Spesso, però, la realtà è diversa. Nonostante ciò, negli ultimi giorni, si è avuto un miracolo: una ragazza di Usmate Velate è riuscita a salvarsi dalle correnti.

È fondamentale che tutti prendano coscienza del pericolo e rispettino i divieti. La vita è troppo preziosa per essere messa a rischio per un semplice tuffo in acqua. Non lasciamoci ingannare dall’apparenza di tranquillità del fiume, perché le correnti possono essere molto pericolose. Speriamo che gli appelli e gli sforzi delle autorità locali possano finalmente far comprendere a tutti l’importanza di restare lontani dall’acqua e di rispettare le regole. Solo così potremo evitare altre tragedie lungo l’Adda.

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