La famiglia Attanasio ha accettato il risarcimento offerto nel processo per l’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo in Congo. Nonostante ciò, la famiglia non rinuncia alla ricerca della verità e vuole arrivare fino in fondo. La decisione di accettare il risarcimento è stata presa per garantire un futuro sereno alle tre figlie di Luca e Zakia. Il Comune di Limbiate e l’associazione Vittime del dovere si sono costituiti parte civile. Durante l’udienza, la difesa si è concentrata sull’immunità diplomatica, mentre il pubblico ministero e le parti civili parleranno nella prossima udienza. La famiglia è delusa per l’assenza dello Stato Italiano in aula e chiede spiegazioni su questa mancanza. Nel processo in Congo, lo Stato si era costituito parte civile, ma in questo caso sembra dimostrare debolezza. La famiglia considera questa mancanza come un’offesa verso i due servitori dello Stato che sono caduti in servizio e verso l’Italia stessa. Si chiede se chi rappresenta l’Italia all’estero sia adeguato al ruolo affidatogli.

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