La rimozione delle funi della funivia del Mottarone, che è caduta nel vuoto il 23 maggio 2021 causando la morte di 14 persone, è finalmente iniziata. Tra le vittime si trovano 5 persone provenienti da Pavia, tra cui un’intera famiglia di origine israeliana. Il bambino sopravvissuto alla tragedia, Eitan Biran, di soli 8 anni, ha perso i genitori, il fratellino e due bisnonni. Attualmente vive con gli zii paterni a Travacò Siccomario.
La fune che è stata rimossa pesa oltre 13 tonnellate ed era il cavo traente della funivia del Mottarone, composto da 114 fili d’acciaio intrecciati. La sua rottura ha causato la caduta della cabina numero 3. Da quel giorno, la fune è rimasta nel bosco, in parte sul terreno e in parte avvolta attorno agli alberi. Attualmente i vigili del fuoco del Comando provinciale di Verbania stanno portando avanti un’operazione complessa per il suo recupero, su incarico della procura della Repubblica.
Nei primi due giorni di intervento, una parte della fune è stata sezionata in tronconi di alcuni metri e arrotolata per essere trasportata a Fondotoce, nel magazzino della Protezione Civile, dove si trovano anche i rottami della cabina precipitata. A partire da lunedì, i vigili del fuoco inizieranno a recuperare i metri di cavo ancora avvolti sugli argani della stazione intermedia dell’Alpino. Durante l’operazione, che dovrebbe durare al massimo tre settimane, è vietato il transito sui sentieri della zona.
Dal punto di vista giudiziario, a maggio la procura di Verbania ha chiuso l’inchiesta in vista di una richiesta di processo per 8 indagati. Le due società coinvolte e sei persone fisiche sono state destinatarie dell’avviso di conclusione delle indagini. Tra gli indagati figurano Luigi Nerini, titolare delle Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio, direttore d’esercizio, Gabriele Tadini, capo servizio, Anton Seeber, presidente del CdA della Leitner (incaricata della manutenzione), Martin Leitner, consigliere delegato, e Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. Per 6 tecnici esterni si sta invece procedendo verso l’archiviazione.
L’unico superstite della tragedia, Eitan Biran, ha finora ricevuto solo alcuni risarcimenti assicurativi. Il resto delle richieste di risarcimento sarà valutato durante il processo.