Il 9 luglio del 1953, una forte alluvione colpì i paesi di Marone e Pisogne, causando distruzione e la morte di sedici persone. Le immagini storiche di quel tragico evento sono state raccolte nel volume fotografico “Contro al cieco fiume”, curato dagli storici Roberto Predali e Renato Benedetti. In pochi minuti, milioni di metri cubi di fango, sassi, terra, alberi e detriti si riversarono lungo i torrenti, travolgendo tutto ciò che incontravano. A Pisogne, undici persone persero la vita, mentre a Marone e Zone ci furono tre vittime. Le conseguenze furono devastanti: case distrutte, mobili danneggiati, macchinari coperti o portati via dalle acque. Le famiglie evacuate vagarono alla ricerca di un riparo, mentre il genio civile e numerosi volontari cercavano i dispersi. A settant’anni di distanza, i due comuni ricorderanno le vittime con mostre fotografiche, documentari e cerimonie commemorative. Questi momenti sono importanti per ripercorrere un pezzo di storia dell’alto lago d’Iseo e per non dimenticare le persone che hanno perso la vita in quella terribile alluvione.