Una donna di etnia rom è stata arrestata a Milano dopo essere stata fermata dai carabinieri durante i controlli in un campo nomadi di Cascina Mezzano di Bareggio. La donna, di 35 anni, è stata condannata a scontare quasi 30 anni di carcere per furti e rapine. In realtà, il suo conto sarebbe ancora più alto, quasi il doppio degli anni finora vissuti. Tuttavia, l’ordinamento italiano prevede una durata massima della carcerazione di 30 anni.

La donna è stata arrestata già diverse volte in passato, a Genova, Riccione, Rovigo, Udine, Torino, La Spezia, Vicenza, Firenze e Bolzano. Nonostante ciò, è sempre riuscita ad ottenere la scarcerazione con differimento della pena, poiché era incinta o madre da pochi mesi. Nel 2017, ad esempio, era stata bloccata durante un furto da una donna, senza preoccuparsi della presenza del figlio di quest’ultima, un bambino di 9 anni.

Nel campo nomadi di Bareggio, dove è stata arrestata, erano presenti cinque dei suoi figli, mentre gli altri si trovano all’estero. La donna è stata portata nel carcere di Bollate e la roulotte in cui viveva è stata confiscata su provvedimento del tribunale di Torino.

È importante sottolineare che la notizia dell’arresto di questa donna non deve gettare ombre sull’intera comunità rom. Le azioni di questa persona non rappresentano l’intera etnia rom, ma sono frutto delle scelte e delle azioni di un individuo specifico.

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