Il caso che coinvolge il figlio del Presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa, e la presunta violenza sessuale nei confronti di una ragazza continua ad essere al centro delle indagini. L’Ordine degli avvocati di Milano ha rilasciato una nota in cui critica il comportamento del legale della ragazza, sottolineando l’importanza di rispettare i doveri di discrezione e riservatezza e di non rivelare notizie coperte dal segreto di indagine.

Nonostante la nota non faccia nomi, è chiaro il riferimento all’avvocato Stefano Benvenuto. Nel frattempo, la ragazza di 22 anni sarà interrogata oggi dai magistrati milanesi. Tuttavia, l’inchiesta sembra essere in salita, sia a causa dei più di quaranta giorni trascorsi tra l’evento e la denuncia, sia perché al momento l’unico elemento a disposizione degli inquirenti è il racconto della giovane.

Per cercare di comprendere cosa sia successo la notte tra il 18 e il 19 maggio all’Apophis club a Milano e poi a casa del Presidente del Senato, dove si sarebbe verificata la violenza, il procuratore aggiunto della Procura di Milano, Letizia Mannella, e il suo sostituto, Rosaria Stagnaro, si preparano ad ascoltare i protagonisti della vicenda. A cominciare da un testimone importante: Ignazio La Russa. Lo stupro sarebbe avvenuto nell’appartamento di famiglia, dove la ragazza e il figlio della seconda carica dello Stato si sono recati insieme a un amico di lui dopo la serata trascorsa nel club esclusivo. La ragazza e La Russa stesso hanno confermato questa circostanza.

È quindi inevitabile la convocazione di La Russa da parte della Procura. Tuttavia, un altro personaggio chiave della vicenda, il dj che ha suonato nel locale quella sera e che sarebbe stato un amico di Leonardo venuto da Londra e che avrebbe dormito a casa La Russa quella notte, non è ancora stato identificato dagli inquirenti. Secondo il racconto della ragazza, potrebbe aver partecipato alla violenza.

Secondo la denuncia, la ragazza ammette di non ricordare nulla della serata, tranne di aver bevuto due cocktail. Il racconto riprende la mattina successiva, quando si risveglia “in uno stato di confusione totale”, “nuda nel letto con il 21enne”. Chiede quindi spiegazioni a Leonardo, che ammette di aver avuto un rapporto sessuale con lei. La Russa aggiunge che anche il dj, che dormiva in un’altra stanza, aveva avuto un rapporto intimo con la ragazza. Se l’abuso fosse provato, la partecipazione di un terzo soggetto trasformerebbe l’accusa in violenza sessuale di gruppo. Saranno di particolare importanza le immagini delle telecamere all’interno e all’esterno del locale. Nel frattempo, i referti della clinica Mangiagalli di Milano, dove la presunta vittima si è recata il 19 maggio, hanno confermato la presenza di due ematomi superficiali sul collo e sulla coscia sinistra, mentre le analisi hanno rilevato la presenza di cocaina, cannabis e benzodiazepine. La ragazza ha dichiarato di aver assunto uno Xanax e due dosi di cocaina prima di andare in discoteca.

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