dai magistrati.
Il sequestro preventivo dei beni è stato disposto al fine di garantire l’eventuale successiva confisca, nel caso in cui venisse accertata la colpevolezza degli indagati.
La Guardia di Finanza di Pavia, impegnata nella lotta alle frodi fiscali, ha collaborato strettamente con la Procura di Pavia per dare seguito a questa importante operazione.
La società coinvolta nel sequestro ha la propria sede nel Polo tecnologico di Pavia e si occupa della produzione di software. I suoi titolari avevano in mente di sviluppare un motore di ricerca alternativo a quello di una nota azienda informatica statunitense.
Le perquisizioni domiciliari effettuate presso le abitazioni dei due legali rappresentanti hanno permesso di trovare ulteriori elementi di interesse per l’inchiesta.
Sono stati posti sotto sequestro due immobili situati a Pavia e a Genova, oltre a quote societarie del valore di 12.904,66 euro, due automobili e disponibilità finanziarie presenti sui conti bancari intestati alla società e ai legali rappresentanti.
Al momento, l’inchiesta è ancora nella fase delle indagini preliminari e spetta ai magistrati accertare eventuali responsabilità penali degli indagati.
Questo sequestro preventivo rappresenta un importante passo nella lotta alle frodi fiscali e dimostra l’impegno delle autorità competenti nel tutelare il rispetto delle norme e dei diritti dei lavoratori.