Il caso dell’omicidio di Temù ha suscitato una forte commozione non solo nella comunità locale, ma in tutto il paese. Il terribile crimine è stato commesso da un trio di criminali, composto da due delle tre figlie della vittima, ex vigilessa di Temù, e da Mirto Milani, il fidanzato della maggiore delle tre. Oggi, martedì 11 luglio 2023, è intervenuta in aula la madre di Mirto Milani, che fino ad oggi non era stata coinvolta nelle indagini.
È indescrivibile il dolore che una madre prova nel vedere il proprio figlio confessare di aver commesso un atto così atroce. È quindi comprensibile la scelta della donna, annunciata nei giorni scorsi, di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande. Tuttavia, il Presidente della Corte ha letto una lettera che la madre di Milani gli ha inviato nei giorni precedenti. Le parole contenute nella lettera sono forti. La madre ha raccontato come la notizia dell’orribile atto commesso dal figlio sia arrivata in un momento delicato della sua vita, mentre stava lottando contro una malattia e una depressione. Ha inoltre confessato di aver deciso di non voler più vedere Mirto dal giorno in cui ha confessato il suo crimine.
Anche il padre di Mirto ha scelto di non rispondere alle domande. Questo è un diritto che i parenti di primo grado possono esercitare in queste circostanze.
La tragedia dell’omicidio di Temù rimane una ferita aperta nella comunità e nel paese. La presenza in aula della madre di Mirto Milani ha aggiunto un ulteriore elemento di dolore e complessità a questa vicenda. La giustizia dovrà fare il suo corso, ma non si potrà mai cancellare il dolore e la sofferenza che questa tragedia ha causato.