La storia di Roberta e Mariuccia Noghera, due donne di Vercana, è un esempio di amore e dedizione per la propria famiglia. Le due nipoti hanno deciso di rivivere gli ultimi mesi dello zio, Americo Vanoli, per onorare la sua memoria e scoprire cosa gli fosse accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tutto è iniziato nel gennaio scorso, quando l’amministrazione comunale di Vercana ha dedicato una piazza ai Caduti vittime della follia nazista. Tra i nomi dei caduti c’era anche quello di Americo Vanoli, che aveva prestato assistenza ai militari sfuggiti alla cattura dopo l’armistizio del settembre 1943. Purtroppo, a causa di una denuncia, Vanoli finì nei campi di lavoro tedeschi e da quel momento non si ebbero più notizie di lui.

Le due nipoti, Roberta e Mariuccia, da anni cercavano di rintracciare il nonno in Germania per scoprire cosa gli fosse successo. Grazie all’aiuto dell’associazione Schiavi di Hitler, hanno finalmente ottenuto delle informazioni: il nonno era stato dislocato nel campo di Flossenburg.

Decise a scoprire di più, le due donne si sono recate in Germania insieme a Giovanni Pusterla, un appassionato ricercatore di Domaso. Durante il loro viaggio, hanno scoperto nuovi particolari sulle sorti del loro congiunto. È stata un’esperienza emozionante e toccante, che ha permesso loro di conoscere meglio la storia della propria famiglia e di rendere omaggio al coraggio e alla dedizione di Americo Vanoli.

La storia di Roberta e Mariuccia è un esempio di quanto sia importante preservare la memoria storica e onorare coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la giustizia. La ricerca della verità e la volontà di scoprire cosa sia realmente accaduto durante i periodi bui della storia è un dovere che tutti dovremmo sentire.

Le due nipoti di Vercana hanno dimostrato un grande amore per la propria famiglia e una determinazione senza limiti nel cercare risposte. La loro storia ci ricorda che non dobbiamo mai dimenticare il passato e che dobbiamo fare tutto il possibile per rendere giustizia alle vittime di eventi tragici come la Seconda Guerra Mondiale.

Roberta e Mariuccia Noghera hanno compiuto un gesto di amore e rispetto verso il loro zio Americo Vanoli, ma anche verso tutti coloro che hanno sofferto a causa della follia nazista. La loro ricerca di verità e giustizia è un esempio per tutti noi, un monito a non dimenticare mai e a lottare per un mondo migliore, basato sulla pace e sulla comprensione reciproca.

Articolo precedenteAddio a Giacomo Bodero Maccabeo, il magistrato che ha illuminato Como
Articolo successivoUn medico di base eroe di Bergamo: la tragica morte di Francesco Randon

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui