L’incendio dell’autobus nella galleria tra Recco e Nervi: una testimonianza sconvolgente
La scorsa domenica, un tragico incidente ha sconvolto la vita di molti passeggeri di un autobus che stava rientrando dalle Cinque Terre verso il comasco. Durante il tragitto, in corrispondenza della galleria Monte Giugo tra Recco e Nervi, il veicolo ha preso fuoco a causa di un surriscaldamento, mettendo a rischio la vita di 49 persone a bordo, inclusi l’autista e la guida turistica.
Silvia Chiavetta, una dei passeggeri presenti sull’autobus, ha raccontato la sua esperienza spaventosa. Appena entrati nel tunnel, ha sentito un rumore sordo e ha pensato che il pullman avesse bucato, ma ben presto si è resa conto che le fiamme stavano divampando all’interno dell’abitacolo. L’autista ha immediatamente fermato il mezzo e aperto le porte, permettendo ai passeggeri di scappare. In un clima di panico e confusione, tutti si sono precipitati verso l’uscita, cercando di raggiungere la fine della galleria il più velocemente possibile.
Durante la fuga, sono avvenute diverse esplosioni, che hanno causato una folata di fumo nero e hanno reso difficile la respirazione. Silvia e sua madre hanno dovuto coprire la bocca con le magliette per evitare di intossicarsi. Fortunatamente, la situazione è migliorata quando si sono accese le ventole di areazione.
Dopo una corsa disperata, le due donne hanno raggiunto l’uscita e sono state accolte nella stazione di servizio vicina, in attesa dei soccorsi. I primi ad arrivare sono stati i Vigili del Fuoco, che hanno subito iniziato a lavorare per spegnere l’incendio. Successivamente sono intervenuti anche la Polizia e i soccorsi sanitari, che hanno visitato e controllato le condizioni dei passeggeri. Coloro che risultavano intossicati sono stati trasportati in ospedale per le cure necessarie.
Silvia ha raccontato che l’autista è stato un vero eroe, tornando indietro per recuperare alcune persone che mancavano all’appello. La sua prontezza d’azione ha sicuramente contribuito a salvare delle vite.
La testimonianza di Silvia è stata davvero sconvolgente. Nessuno avrebbe mai pensato che un evento del genere potesse accadere a loro. La paura, la confusione e la difficoltà respiratoria hanno reso l’esperienza terribile. Ancora oggi, Silvia fatica a comprendere e spiegare ciò che ha vissuto.
Questo tragico episodio ci ricorda l’importanza di prestare attenzione alla manutenzione dei mezzi di trasporto e di essere sempre pronti ad affrontare situazioni di emergenza. La sicurezza deve essere una priorità assoluta, soprattutto quando si tratta del trasporto di persone.