Chiamate di soccorso in montagna che si rivelano inutili: un caso segnalato dal Soccorso Alpino – Cnsas è avvenuto ieri, martedì 11 luglio 2023. Due escursionisti hanno chiamato i soccorsi spiegando di avere bisogno d’aiuto, ma una volta raggiunti hanno comunicato che non serviva più il loro intervento. Le squadre del Cnsas – Soccorso alpino e speleologico e del Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza sono state impegnate per diverse ore in Valmalenco. Uno dei due escursionisti aveva dolore a un piede e difficoltà a proseguire lungo il sentiero tra il rifugio Bignami e il rifugio Carate Brianza.

L’attivazione dei soccorsi è avvenuta intorno alle 15, e una decina di soccorritori e un elicottero della Guardia di Finanza sono stati inviati sul posto. L’elicottero ha portato in quota alcune squadre e ha effettuato un sorvolo, mentre altre squadre territoriali hanno perlustrato a piedi i sentieri. Dopo il primo contatto, però, le comunicazioni con gli escursionisti si sono interrotte. Non avendo riscontri nella zona indicata dalle coordinate, le ricerche si sono estese su un’ampia area circostante.

Nel frattempo, i due escursionisti si erano spostati e stavano scendendo verso il rifugio. Una squadra li ha individuati e solo allora hanno comunicato di non avere più bisogno di aiuto. L’intervento si è concluso intorno alle 21:30. Questo caso non è isolato, infatti, recentemente in Val di Mello i soccorritori sono stati impegnati per diverse ore per un escursionista che aveva fatto scattare l’allarme, ma che poi si era liberato da solo senza avvisare.

Il Cnsas ha commentato il caso, sottolineando che quando si chiama il 112 per chiedere soccorso, si attivano molte persone, tra cui molti volontari, che si dedicano all’operazione per diverse ore. Le difficoltà di comunicazione possono complicare ulteriormente la situazione, soprattutto se la copertura telefonica è assente o intermittente. Pertanto, è importante avvisare il prima possibile se non si ha più bisogno di soccorso. I soccorritori sono volontari e lasciano temporaneamente le loro attività quotidiane quando vengono attivati, quindi una valutazione accurata prima di chiamare i soccorsi eviterebbe di distogliere risorse da chi ne ha davvero bisogno.

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