Il comandante della navetta olandese “Gooduria” che affondò nelle acque del Lago Maggiore lo scorso 28 maggio a causa di un improvviso fortunale, ha ricevuto oggi una notifica da parte dei Carabinieri della Compagnia di Gallarate. Gli è stato comunicato che, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, è stata emessa nei suoi confronti una misura cautelare di divieto di espatrio.
L’indagato, accusato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, non potrà lasciare il territorio nazionale e dovrà presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria. Questa misura cautelare è stata adottata al fine di garantire la reperibilità dell’indagato durante lo svolgimento delle indagini preliminari, che sono ancora in corso.
Il naufragio della navetta “Gooduria” ha causato la morte di diverse persone, ed è stato un evento tragico che ha scosso l’opinione pubblica. Le autorità competenti stanno ancora cercando di accertare le responsabilità dell’accaduto e stabilire se ci siano stati eventuali errori o negligenze da parte del comandante o di altri membri dell’equipaggio.
Intanto, la notizia del divieto di espatrio per il comandante ha suscitato diverse reazioni. Molti si sono detti soddisfatti che sia stata presa questa misura per garantire che l’indagato risponda delle sue azioni e non possa fuggire dalla giustizia. Altri, invece, hanno espresso dubbi sulla necessità di una misura così restrittiva, sottolineando che il comandante potrebbe essere un semplice capro espiatorio e che le vere responsabilità vadano ricercate altrove.
In ogni caso, la vicenda del naufragio della navetta “Gooduria” continuerà a tenere banco ancora per molto tempo. Sarà compito degli inquirenti fare piena luce sull’accaduto e di accertare eventuali responsabilità penali. Nel frattempo, il comandante dovrà rispettare il divieto di espatrio e presentarsi quotidianamente alle autorità competenti, nella speranza che si possa fare giustizia per le vittime di questa tragedia.