Sparatoria in strada a Seregno: la reazione della città e della politica

La sparatoria avvenuta martedì a Seregno ha suscitato reazioni sia nella città che nella politica locale. L’episodio si è verificato in pieno giorno, poco dopo le 11, durante un inseguimento tra due auto, con decine di colpi di pistola sparati per colpire un uomo di 56 anni, che è stato ferito alla schiena ma non è in pericolo di vita. Questo “far west”, come è stato definito dai cittadini sui social, ha portato Seregno all’attenzione nazionale.

Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, ha definito l’episodio “inquietante e impressionante”, soprattutto perché è avvenuto in una zona tranquilla e sicura della città. Rossi ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza sulla dinamica retrostante all’episodio, su cui i Carabinieri stanno già lavorando.

Alcuni cittadini hanno commentato che se l’episodio fosse successo in un’altra parte della città, avrebbero avuto le stesse preoccupazioni sulla sicurezza. Altri hanno sottolineato la presenza dell’oratorio e dei ragazzini che frequentano la zona, evidenziando la pericolosità della sparatoria in una strada frequentata da mamme con i bambini, anziani e ragazzi.

Anche la politica si è espressa sull’episodio. Martina Sassoli, consigliere regionale di Lombardia Migliore-Letizia Moratti, ha dichiarato che l’agguato a Seregno richiede una risposta immediata delle istituzioni. Sassoli ha sottolineato che questo non è il territorio in cui si riconosce, ma che la Brianza è una terra di lavoro e di sacrifici, non di persone che sparano per strada. Ha auspicato che le forze dell’ordine risolvano presto questo orrendo capitolo che danneggia l’immagine del territorio.

Ivan Rota, collega di Lombardia Migliore e membro della Commissione speciale Antimafia e anticorruzione, ha collegato l’episodio a faide del passato, quando Seregno e Giussano sono state teatro di quattro omicidi. Rota ha chiesto che la Commissione Antimafia si attivi per raccogliere informazioni sulla situazione e valutare la possibilità di un possibile ritorno della violenza da parte di organizzazioni ‘ndranghetiste nella zona.

L’episodio ha scosso la città di Seregno e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del territorio. È importante che le istituzioni agiscano prontamente per fare chiarezza sulla dinamica dell’episodio e garantire la sicurezza dei cittadini. Nonostante questo episodio, la Brianza rimane una terra di lavoro e di impegno, che non può essere offuscata da atti di violenza.

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