Ospedale: Bilancio sperimentazione presa in carico anticipata infermieristica
Nell’ospedale Sant’Anna di Como è stato presentato il primo bilancio della sperimentazione della presa in carico anticipata infermieristica, avviata lo scorso 1 marzo nel Pronto Soccorso. Questo nuovo approccio è stato applicato a diverse problematiche, come l’analgesia, il dolore toracico, l’epistassi, la frattura di femore, la ritenzione acuta di urina e il trauma minore ai polsi o alle caviglie.
L’obiettivo di questa sperimentazione è ridurre il tempo di permanenza nel Pronto Soccorso, trasformando il tempo di attesa del paziente in “tempo utile” grazie alla presa in carico anticipata da parte degli infermieri. Quando il paziente arriva al triage, in base alla valutazione clinica dei parametri e alle informazioni fornite, vengono prescritti gli esami del caso e/o gli accertamenti specifici, se necessario viene anche prescritta la terapia del dolore. In questo modo, al momento della visita medica, tutti i referti sono già a disposizione.
Dal 1 marzo al 6 luglio, questa nuova modalità ha coinvolto 160 pazienti. Nei prossimi mesi, la presa in carico anticipata sarà estesa ad altre problematiche come l’anemia, la dispnea, il dolore addominale e l’iperpiressia/febbre. Dopo la conclusione della sperimentazione al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna, i protocolli saranno attivati anche negli ospedali di Cantù e Menaggio. In questa prima fase, la presa in carico anticipata è garantita tutti i giorni dalle 7 alle 17.
Per quanto riguarda il Pronto Soccorso pediatrico, è stata avviata una progettualità simile nell’ospedale Sant’Anna. Tuttavia, per avviare la sperimentazione, sarà necessario definire i protocolli e le problematiche che rientreranno nel trattamento anticipato, nonché formare il personale.
Nel frattempo, sono iniziati i lavori per la realizzazione della nuova “camera calda” che servirà il Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna. Il cantiere non interferirà con le attività in corso, poiché prevede la costruzione di una nuova struttura esterna. La “camera calda” è un’area riservata ai mezzi di soccorso che trasportano i pazienti in emergenza urgenza. L’investimento per questa struttura ammonta a 672 mila euro e i lavori si concluderanno in autunno. Successivamente, sarà avviato un ulteriore intervento che prevede l’ampliamento dei posti letto per la Terapia Intensiva Neonatale (420mila euro) e del Pronto Soccorso (1 milione e 580mila euro). Quest’ultimo intervento prevede la riqualificazione funzionale dell’attuale struttura per risolvere situazioni di sovraffollamento, consentendo la creazione di nuovi spazi per l’osservazione e l’attesa dei pazienti. La riqualificazione riguarderà sia il Pronto Soccorso generale che quello pediatrico.