Scarafaggi, cibi deteriorati e pezzi di spugna. Questi sono solo alcuni dei problemi che hanno portato alla chiusura temporanea della mensa dei lavoratori del carcere di Bollate il 13 luglio. I Nas, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri, hanno preso questa decisione dopo le segnalazioni dell’amministrazione della casa circondariale e dei sindacati. I muri scrostati e la presenza di scarafaggi hanno reso necessaria la chiusura della mensa fino a quando la ditta appaltatrice non ripristinerà le condizioni ottimali del servizio. Nel frattempo, ai dipendenti verranno dati dei buoni pasto.
Il vice coordinatore Fp Cgil Lombardia e assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria alla casa di reclusione di Bollate, Bruno Pompeo, ha dichiarato: “Avevamo denunciato, con documentazione trasmessa ai Nas, anche altri problemi come cibi avariati, insetti nei pasti o pezzi di spugna, ma al momento dell’ispezione non sono stati riscontrati. Comunque, la chiusura temporanea della mensa è un risultato e vigileremo affinché si lavori davvero per garantire un servizio dignitoso per la salute del personale”.
Nel frattempo, tra gli agenti, cresce la protesta. Alfonso Greco, della Segreteria regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria della Lombardia, ha dichiarato: “La Direzione di Bollate nemmeno dopo la delibera della Commissione arbitrale regionale e dopo numerose vertenze sindacali si è attivata in merito. Il 13 luglio, dopo 15 giorni in cui la mensa cercava di mettersi in regola con le pulizie, sono arrivati i Nas e hanno disposto la chiusura immediata fino a nuove disposizioni. È un’altra dimostrazione di come il personale di Polizia Penitenziaria venga maltrattato anche dal punto di vista del benessere da parte dell’Amministrazione”.
La direzione del carcere ha comunicato che la chiusura temporanea non ha una durata predefinita ed è stata decisa a seguito di altri rilievi contestati alla ditta appaltatrice tramite l’organo di controllo interno della Commissione Mensa. La ditta è stata destinataria del provvedimento cautelare, mentre l’Amministrazione aveva già programmato interventi di manutenzione straordinaria. Si auspica che, con la collaborazione di tutti, si possano ripristinare condizioni ottimali per la gestione del servizio a tutela di tutto il personale.