Indagati nel rogo alla Rsa “Casa per coniugi”: coinvolte anche due dirigenti del Comune di Milano. Le indagini sulla tragedia avvenuta nella casa di cura, in cui sono morti sei anziani, si intensificano. Oltre al direttore generale della cooperativa che gestisce la struttura e alla direttrice stessa, sono stati iscritti nel registro degli indagati anche Michele Petrelli, direttore del Welfare di Palazzo Marino, e Guido Gandino, responsabile dell’Area residenzialità anziani e persone con disabilità. Le ipotesi di reato sono omicidio e lesioni colpose plurime e incendio.

Gli inquirenti hanno effettuato un nuovo sopralluogo tecnico nella casa di cura e si stanno preparando per le autopsie sui corpi delle vittime. L’attenzione si concentra sulle gravi carenze negli impianti di rilevazione degli incendi, guasti da più di due anni, e sull’appalto sempre rinviato del Comune per la messa in sicurezza della struttura. Da qui il coinvolgimento dei dirigenti comunali fin dall’inizio dell’indagine.

Le condizioni degli ospiti della Rsa che erano stati intossicati durante l’incendio sono in significativo miglioramento e tutti sono stati dimessi dagli ospedali. La cooperativa Proges, che gestisce la struttura, ha comunicato la buona notizia e ha aggiunto che anche le due persone ricoverate in terapia intensiva al Policlinico sono state dimesse.

L’indagine continua e si cerca di capire chi ha avallato certe decisioni e chi ha ignorato i rischi di una tragedia annunciata, considerando che anche a Palazzo Marino erano a conoscenza dei sistemi guasti. Le autorità sono determinate a fare luce su quanto accaduto e a individuare le responsabilità.

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