La Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso Alpino ha dimostrato ancora una volta la sua dedizione nel salvare vite umane nelle zone montane più remote e impervie. In tre diversi interventi, i soccorritori hanno dimostrato la loro competenza e impegno.

Nel primo caso, una giovane escursionista si era persa nella zona dell’Alpe Torrenzuolo a Tartano, mentre cercava di raggiungere il bivacco Gusmeroli per la notte. Grazie all’intervento tempestivo e alla professionalità dei soccorritori, la ragazza è stata prontamente localizzata e riportata in salvo.

A Lovero, invece, un escursionista di 60 anni è caduto in un bosco impervio, riportando traumi alle gambe. Grazie all’intervento congiunto del Soccorso Alpino Guardia di Finanza e all’elisoccorso di Brescia, l’uomo è stato recuperato e trasportato in ospedale.

Il terzo intervento è avvenuto a Lanzada, per soccorrere un uomo con un problema alla caviglia situato sopra il rifugio Carate Brianza. Le squadre territoriali si sono mobilitate per raggiungerlo a piedi, ma l’elisoccorso di Como è riuscito a intervenire prontamente e a trasportare l’infortunato in ospedale.

È importante pianificare con cura l’itinerario per evitare incidenti. Se si decide di pernottare all’aperto, è fondamentale avere abbigliamento e attrezzatura adeguati, oltre a una lampada frontale per muoversi al buio. Inoltre, è importante considerare che anche per interventi non gravi, il numero di soccorritori e il tempo necessario possono essere considerevoli. Precauzione e buon senso permettono di attivare il soccorso solo quando necessario.

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