La causa relativa alla nullità degli atti di compravendita di Villa Bagatti Valsecchi a Varedo si è conclusa martedì in Tribunale a Monza senza nessun accordo tra le parti coinvolte. Il giudice sarà quindi chiamato a decidere sulla vicenda. Durante l’udienza era presente anche il sindaco Filippo Vergani.

Nonostante i solleciti del giudice nelle varie udienze, non è stato trovato alcun accordo conciliativo tra il Comune di Varedo, la Fondazione La Versiera 1718, la società Arbo (ex proprietaria della villa) e la banca che aveva concesso il mutuo. Ora le parti hanno tempo fino a ottobre per presentare le memorie e le eventuali repliche. Successivamente, sarà il Tribunale a pronunciarsi sulla questione.

Secondo l’Amministrazione, la richiesta di nullità degli atti connessi all’acquisto della villa storica è un’azione necessaria per adempiere a una sentenza della Corte dei conti. Recentemente, la Giunta ha formalizzato che la banca e la società Arbo hanno presentato delle proposte riservate di definizione della controversia all’Amministrazione, ma queste non sono state accettate in quanto non risolvono le questioni giuridiche e contabili ancora in sospeso.

La lista civica SìAmo Varedo ha commentato la vicenda tramite la consigliera Mariacristina Zanata. Secondo lei, si è persa l’opportunità di chiudere questa lunga e triste vicenda, di trovare una soluzione che avrebbe permesso ai cittadini di Varedo di godere finalmente della villa e del suo parco.

Zanata critica il comportamento contraddittorio dell’Amministrazione, che da un lato sostiene di voler mantenere la villa nel patrimonio comunale come bene prezioso, ma dall’altro ha avviato un procedimento per dichiarare la nullità degli atti di acquisto. Questo porterebbe inevitabilmente alla perdita del bene per la Fondazione e il Comune di Varedo, che è il socio unico della Fondazione stessa. Secondo Zanata, l’Amministrazione non ha fatto nulla né durante la mediazione né nel corso del giudizio per trovare una soluzione conciliativa a vantaggio dei cittadini di Varedo.

Il pronunciamento del Tribunale potrebbe verosimilmente arrivare verso Natale.

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