Milano è al centro dell’attenzione per i dati allarmanti riguardanti gli ammonimenti per violenza domestica e stalking emessi dal questore Giuseppe Petronzi. Fin dall’inizio dell’anno, sono stati emanati 131 provvedimenti amministrativi a tutela delle vittime di violenza di genere, che spesso si verificano all’interno delle mura domestiche.

Gli ammonimenti si dividono in tre tipologie: per violenza domestica, per atti persecutori e per cyberbullismo. Nel primo caso, l’ammonimento viene emesso di iniziativa dal questore sulla base delle annotazioni redatte dalle pattuglie della Polizia di Stato, che intervengono per episodi di lite domestica. Tuttavia, la segnalazione può provenire da chiunque, garantendo l’anonimato, come il medico di base o il vicino di casa. Nel caso degli atti persecutori, è necessaria l’istanza di parte ed è alternativa alla querela, come nel caso del cyberbullismo. Gli ammonimenti non riguardano solo uomini o mariti maltrattanti, ma anche donne, figli e clienti che perseguitano i professionisti. Non mancano nemmeno i casi di atti persecutori posti in essere da sconosciuti.

Un esempio di ammonimento riguarda un clochard che, invaghito di una giovane volontaria che gli aveva offerto aiuto, l’ha pedinata e interferito nella sua vita privata per giorni interi. L’ammonimento non è solo un atto amministrativo, ma un’intimazione a cessare ogni condotta violenta o persecutoria, con l’obiettivo di interrompere l’escalation di violenza.

Dietro ogni provvedimento notificato c’è il lavoro di squadra degli agenti dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Divisione Anticrimine della Questura di Milano. Questi poliziotti, attentamente formati e empatici, analizzano le situazioni di pericolo, parlano con le vittime e diventano un punto di riferimento per loro. L’obiettivo è agire efficacemente sui maltrattanti, interrompere le condotte persecutorie e fornire aiuto alle vittime.

Dal 2018, grazie al Protocollo Zeus stipulato tra la Questura di Milano e il Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, è possibile invitare gli ammoniti a intraprendere un percorso trattamentale specialistico per evitare recidive. Su 878 ammonimenti, il 70% dei soggetti ha deciso di aderire al percorso.

L’attività di prevenzione della Divisione Anticrimine non si limita agli ammonimenti, ma comprende anche proposte di sorveglianza speciale per soggetti autori di reati di maltrattamenti e stalking. Finora, sono state avanzate 11 proposte al Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione.

La violenza di genere è un problema serio che richiede l’impegno di tutti per essere contrastato efficacemente. La Questura di Milano si impegna a proteggere le vittime e a intervenire sulle condotte violente, offrendo al contempo supporto e trattamenti per gli autori dei reati. È necessario continuare a lavorare per creare una società libera da violenza e discriminazioni.

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