Una sarta di 59 anni ha rischiato la vita dopo aver ingoiato uno spillo di 4 centimetri che si è conficcato nel suo polmone destro. Grazie all’intervento dell’équipe guidata dalla dottoressa Maria Majori, la donna è stata salvata.

Tutto è accaduto il pomeriggio di sabato 8 luglio 2023, quando la sarta stava lavorando a una tenda e ha involontariamente inalato lo spillo che teneva tra le labbra. Una volta arrivata all’ospedale Maggiore di Parma, è stata richiesta un’intervento urgente.

Dopo aver analizzato le radiografie e la Tac, l’équipe di pneumologi interventisti, guidata dalla dottoressa Majori, ha preso in carico il caso. L’intervento si è subito presentato complesso a causa della posizione dell’oggetto nel lobo inferiore destro del polmone, che era difficile da raggiungere con strumenti endoscopici rigidi. Inoltre, lo spillo, rigido e con una punta acuminata, poteva causare danni ai tessuti circostanti durante l’estrazione.

Per affrontare questa situazione, la dottoressa Majori ha chiesto l’aiuto dei colleghi del 1° reparto di Anestesia e Rianimazione, guidato dalla dottoressa Sandra Rossi, e dei colleghi della Chirurgia Toracica, guidata dal dottor Paolo Carbognani. La loro presenza era fondamentale nel caso in cui l’estrazione endoscopica non fosse stata possibile e fosse stata necessaria la chirurgia tradizionale.

L’intervento si è svolto con successo nel pomeriggio dello stesso sabato presso il Comparto operatorio del Dipartimento Testa-collo, con l’utilizzo di un broncoscopio rigido e una pinza da corpo estraneo. La dottoressa Majori si è dichiarata pienamente soddisfatta dell’esito dell’intero intervento.

Il successo dell’operazione è stato possibile grazie al prezioso lavoro di squadra, che ha coinvolto altri professionisti come pneumologi, anestesisti, chirurghi toracici, strumentisti dell’endoscopia toracica e infermieri del Comparto Operatorio.

Questa storia dimostra l’importanza di un’équipe medica competente e coordinata per affrontare situazioni complesse e salvare la vita dei pazienti. La dottoressa Majori e i suoi colleghi sono degli eroi che meritano tutto il nostro rispetto e gratitudine.

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