Un viaggio da dimenticare per la Freccia della Versilia, che ha accumulato oltre cento minuti di ritardo nel suo primo viaggio di ritorno verso Bergamo. Tutto è iniziato sabato 15 luglio, quando il convoglio è partito da Pisa con un ritardo di venticinque minuti. Fin qui tutto normale, ma la situazione si è complicata alla stazione di Fornovo di Taro, dove il treno non è ripartito.
I passeggeri, oltre trecento, sono rimasti bloccati sulla piccola stazione in mezzo agli Appennini parmensi. Nonostante le richieste di spiegazioni al personale, che ha ammesso l’assenza dei macchinisti che dovevano dare il cambio, nessuna soluzione è stata trovata. Il capotreno ha suggerito ai passeggeri di organizzarsi autonomamente, magari prendendo un pullman. Purtroppo, essendo in tanti, non è stato possibile trovare una soluzione immediata.
Dopo ore di attesa, i passeggeri sono saliti su un treno diretto a Milano, che li ha portati alla stazione di Fidenza. Qui, finalmente, c’erano i macchinisti che dovevano dare il cambio. Tuttavia, secondo quanto ricostruito da Trenord, i dipendenti di Trenitalia Toscana hanno commesso un errore, pensando che il cambio equipaggio avvenisse a Fornovo anziché a Fidenza. Questo ha causato il blocco del convoglio per due ore.
Grazie all’intervento dei dipendenti di Trenitalia Tper, il treno è ripartito da Fornovo alle 22:18 e ha raggiunto Fidenza, dove i macchinisti di Trenord erano in attesa da ore. Il servizio è condiviso tra le due compagnie e Trenitalia ha dichiarato di aver avviato delle verifiche per comprendere cosa sia accaduto.
Il treno è finalmente arrivato a Bergamo alle 00:50, oltre un’ora e mezza più tardi rispetto all’orario previsto. Gli oltre cento minuti di ritardo hanno reso questo viaggio un vero e proprio incubo per i passeggeri della Freccia della Versilia. Speriamo che situazioni simili non si ripetano in futuro e che vengano prese le dovute misure per garantire un servizio efficiente e puntuale.