Operazione antidroga “Moby Dick”: arrestato un pakistano nel cremasco

Nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Moby Dick”, condotta dalla polizia di Torino, è stato effettuato anche un arresto nel cremasco. Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di alcune persone sospettate di gestire il commercio di ingenti quantitativi di hashish e cocaina, in particolare a Nichelino. In totale, sono state coinvolte nove persone, di cui sei residenti nella provincia di Torino e tre in altre province, inclusa Cremona. Nel cremasco, gli agenti della Mobile di Cremona, insieme ai colleghi di Torino, hanno arrestato un pakistano di 30 anni con diversi precedenti penali legati a reati contro la persona. Durante la perquisizione della sua abitazione, sono stati rinvenuti circa 40 kg di hashish.

Secondo l’accusa, gli arrestati avrebbero gestito un traffico di droga proveniente dall’estero, successivamente venduta nella provincia di Torino. Il tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere per otto persone, mentre una nona persona è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Le accuse contestate riguardano reati legati alle sostanze stupefacenti e al riciclaggio. Inoltre, la concretezza del pericolo di fuga ha portato l’autorità giudiziaria a emettere un decreto di fermo nei confronti di un ulteriore indagato.

Nel corso delle indagini, complessivamente sono stati sequestrati 60 kg di hashish e 2 kg di cocaina. Durante le perquisizioni, sono stati confiscati circa 40 kg di hashish, piccole quantità di cocaina e marijuana, oltre a 60.000 euro in contanti e materiale informatico. L’operazione ha coinvolto complessivamente 100 agenti di polizia, con l’impiego di reparti specializzati nel controllo del territorio e unità cinofile. Oltre alla Squadra Mobile di Torino, le attività investigative hanno coinvolto le province di Cremona, Brescia e Prato.

Le indagini, avviate nel 2021, si sono sviluppate attraverso l’intercettazione di comunicazioni, servizi di osservazione e pedinamento sul territorio. Sono emerse due gruppi di persone coinvolti, composti da italiani e individui provenienti dall’area del nord Africa.

Sara Pizzorni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui