Carminati nega legami con i servizi segreti italiani o esteri e spiega di essere stato avvicinato da un uomo che si è qualificato come carabiniere. Quest’uomo gli ha chiesto la disponibilità ad accompagnare un gruppo di persone con la sua barca per una mini-crociera domenicale. Durante la gita, Carminati afferma che gli altri passeggeri parlavano in inglese e gli hanno rivolto la parola solo in poche occasioni. Il comandante è indagato per omicidio e naufragio colposi dopo la tragedia del 28 maggio, quando la barca si è rovesciata e sono morte alcune persone. Carminati ha anche spiegato di aver richiesto un passaporto per andare in Russia a fare visita alla figlia della moglie. Questa richiesta ha fatto scattare l’allarme sul possibile pericolo di fuga, ma Carminati ha rinunciato al passaporto. Attualmente, è senza soldi e senza casa e viene aiutato dagli amici. Una delle accuse a suo carico è quella di aver viaggiato con sovraccarico sulla barca. I motivi della presenza dei 007 italiani e israeliani nel Varesotto rimangono ancora sconosciuti.