Un nuovo scandalo ambientale nel bosco del Resegone: aperta una nuova strada non autorizzata. L’amministrazione del comune di Morterone ha deciso di realizzare un tracciato che attraversa il sentiero 916 fino alla Sorgente delle Forbesette e prosegue lungo il sentiero 917 fino alla cima del Resegone. Questo intervento è stato autorizzato dalla Comunità Montana della Valsassina e dagli altri enti coinvolti nel progetto.
La notizia è stata diffusa da Stefano Valsecchi, gestore del rifugio Luigi Azzoni, attraverso un post ironico e provocatorio. L’obiettivo era quello di comunicare l’apertura di una nuova strada agro-silvo-pastorale che permetterà di risparmiare tempo durante l’escursione verso il Resegone. Tuttavia, il post ha scatenato una serie di commenti negativi e di denuncia riguardo allo sfruttamento del bosco.
Il presidente della Comunità Montana, Fabio Canepari, ha cercato di giustificare l’intervento definendolo un “progetto di alleggerimento boschivo”. Secondo lui, la strada è necessaria per il trasporto dei rami e dei tronchi tagliati a valle, al fine di prevenire smottamenti durante le forti precipitazioni. Tuttavia, c’è il timore che una volta terminato il progetto, la strada possa essere utilizzata per scopi diversi da quelli autorizzati.
La situazione ha suscitato un grande dibattito tra coloro che sono contrari all’intervento e coloro che cercano di giustificarlo. Molti considerano questa nuova strada un vero e proprio scempio ambientale e puntano il dito contro l’amministrazione comunale e gli enti che hanno autorizzato il progetto.
Il gestore del rifugio Luigi Azzoni ha promesso di pubblicare presto un nuovo post per spiegare meglio la situazione e chiarire i malintesi. Nel frattempo, l’apertura di questa strada illecita nel bosco del Resegone continua a suscitare indignazione e preoccupazione tra gli amanti della natura e dell’ambiente. Sarà necessario seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda per capire quali saranno le conseguenze a lungo termine sull’ecosistema del bosco.
