La bonifica dell’area dove sorgerà il nuovo asilo a Bovezzo dovrà essere completata entro fine ottobre per non perdere un finanziamento di 1,4 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Durante i test preliminari all’apertura del cantiere, sono state scoperte tracce di zinco e fluoruri a una profondità di due metri nel terreno. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) ha escluso la presenza di inquinanti più pericolosi, come l’amianto e gli idrocarburi, ma saranno necessari ulteriori accertamenti.

Si tratta di un’area di circa 2 mila metri quadrati accanto alla scuola media Vivaldi, dove verrà costruito il nuovo asilo utilizzando metà del lotto grazie al finanziamento del Pnrr. Sarà necessario rimuovere il zinco, il rame e i fluoruri presenti nel terreno.

Il Comune ha scelto di seguire una procedura semplificata per accelerare i tempi e avviare i lavori a novembre, come richiesto dal bando del Pnrr. Tuttavia, sarà necessaria l’approvazione dell’Arpa prima di iniziare i lavori.

L’area contaminata non ha mai ospitato industrie né ha evidenziato problemi ambientali. Si ipotizza che i contaminanti siano finiti nel terreno a seguito di interventi di riporto di terra. La bonifica costerà oltre mezzo milione di euro al Comune di Bovezzo.

Dopo la rimozione dei primi due metri di terreno, saranno effettuate ulteriori analisi per separare la terra da bonificare da quella da smaltire.

La sindaca Sara Ghidoni si è impegnata a tutelare la sicurezza dei bambini e a garantire la qualità della salute di tutti. È fiduciosa di completare questa fase entro ottobre e iniziare la costruzione dell’asilo il mese successivo. Tuttavia, se i lavori non verranno appaltati entro il 30 novembre, il contributo del Pnrr di 1,4 milioni di euro potrebbe essere revocato.

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