Gli autisti dei pullman Asf si sono rifiutati di passare per le automobili in divieto a Carate Urio, causando un clamoroso stop delle corse dell’azienda. Dopo questo episodio, la polizia provinciale ha aumentato i controlli sulla “Vecchia Regina” come concordato durante il summit a Villa Saporiti il mese scorso. Finora sono state comminate circa quaranta sanzioni, di cui una in particolare ha destato molta attenzione. Si tratta di una trentacinquenne cittadino moldavo che ha parcheggiato l’auto in divieto e ha mostrato agli agenti una patente moldava falsa. A seguito di ciò, è stata inflitta una pesante sanzione e il fermo amministrativo del veicolo. La polizia provinciale ha dovuto svolgere un’attività investigativa supplementare per notificare il provvedimento, poiché l’uomo aveva spostato la residenza. Complessivamente, le sanzioni riguardano veicoli in divieto di sosta, motociclisti senza casco e autisti che utilizzano il cellulare durante la guida. L’obiettivo della polizia provinciale non è repressivo, ma mira a evitare nuovi stop alle corse dei bus, come accaduto dal 20 giugno al 3 luglio. Durante quel periodo, sono stati registrati pesanti disservizi per i residenti e i turisti, che hanno dovuto affrontare disagi per raggiungere Como. Provincia, Comuni, Asf e Agenzia Tpl si riuniranno nuovamente per fare il bilancio dei controlli della polizia provinciale.

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