Foto hard sul web: il caso del pusher marocchino di Endine Gaiano

Un caso di spaccio di droga sta facendo scalpore nella Val Cavallina, precisamente nel piccolo comune di Endine Gaiano. Un uomo di cinquant’anni, di origini marocchine, è stato arrestato e si trova attualmente in carcere. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, l’uomo avrebbe guadagnato ben 180mila euro al mese vendendo droga a diversi clienti della zona.

Tra i suoi clienti, si trovavano principalmente operai e camionisti, uomini e donne con un’età compresa tra i 25 e i 50 anni. Alcuni di loro si sono addirittura indebitati pesantemente pur di procurarsi la droga, mentre altri hanno offerto di eseguire lavori domestici per il pusher. Un esempio eclatante è quello di un’operaia che, nel corso di un anno, avrebbe speso ben 73mila euro per la sua dipendenza.

Le indagini sono iniziate in modo del tutto casuale, grazie all’intervento di un carabiniere fuori servizio di Casazza. Mentre si trovava a Endine Gaiano, l’ufficiale ha notato il sospettato avvicinarsi a una Fiat Panda e consegnare un pacchetto al conducente, ricevendo in cambio una somma di denaro. Il carabiniere ha prontamente avvisato la centrale e ha seguito l’auto fino a Sovere, dove l’ha fermata. A bordo si trovava un operaio di Bossico, che ha ammesso di aver acquistato droga da un individuo chiamato Raoul, un irregolare pregiudicato, disoccupato e con due figli.

Grazie a pedinamenti e all’analisi dei tabulati telefonici, i carabinieri di Casazza sono riusciti a ricostruire l’intera attività illegale dell’uomo. Si stima che avesse circa una trentina di clienti abituali, con acquisti giornalieri. In un solo mese, avrebbe distribuito ben 3,5 chilogrammi di droga.

Questo caso ha scosso profondamente la comunità locale, che si è resa conto dell’ampiezza del fenomeno dello spaccio nella zona. Le autorità competenti stanno lavorando per contrastare questa piaga e garantire la sicurezza dei cittadini.

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