Investimento nella sicurezza ciclistica

Villanterio, Pavia, 20 luglio 2023 – Oggi è stata emessa la sentenza per il tragico incidente avvenuto tre anni fa a Villanterio, che ha causato la morte del quindicenne Fabio Balzani. L’autore dell’incidente, L.G., 54 anni di Gerenzago, è stato condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione, con sospensione della patente per un anno. Il giudice Pasquale Villani, che ha presieduto il processo di primo grado con rito abbreviato, depositerà le motivazioni entro 90 giorni.

L’autore del fatto, all’epoca 51enne, alla guida del suo pick-up, non si era fermato sul luogo dell’incidente, avvenuto sulla ex Statale 235 tra Villanterio e Gerenzago, poco dopo le 22 di sabato 29 agosto 2020. Identificato dai carabinieri, è rimasto irreperibile fino alla mattinata di domenica, quando si è presentato spontaneamente in caserma, evitando così l’arresto, ma non le accuse che lo hanno portato al processo. Il quindicenne è stato urtato da dietro mentre pedalava sulla ex Statale a bordo della sua mountain-bike, ed è stato scaraventato in mezzo alla vegetazione. Nonostante la fuga del pick-up, due ragazzi che avevano assistito all’incidente, anche se da una certa distanza, hanno immediatamente chiamato i soccorsi, che purtroppo hanno potuto solo constatare il decesso.

Durante il processo, la difesa dell’automobilista, rappresentata dall’avvocato Marco Casali, aveva chiesto l’assoluzione o il riconoscimento del concorso di colpa, sostenendo che gli accertamenti tecnici avevano dimostrato che la mountain-bike del quindicenne era sprovvista di luci e che la visibilità in quel punto della ex Statale sarebbe stata scarsa. L’accusa aveva chiesto una condanna a 2 anni e 2 mesi, ma la sentenza è stata di un anno in più.

Questo tragico episodio ci ricorda l’importanza di investire nella sicurezza ciclistica. È fondamentale che tutti i ciclisti siano dotati di dispositivi di illuminazione adeguati per garantire una maggiore visibilità durante la guida notturna. Inoltre, è necessario sensibilizzare gli automobilisti affinché rispettino le regole del codice della strada e prestino sempre attenzione ai ciclisti.

È auspicabile che questa sentenza serva da monito per tutti coloro che mettono a repentaglio la vita degli altri sulla strada. La sicurezza stradale è una responsabilità di tutti e dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire tragedie come questa. Investire nella sicurezza ciclistica significa investire nella vita e nel benessere di tutti.

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