Titolo: Dichiarazioni del Sindaco Toto: un clima preoccupante per la comunità di Cernusco Lombardone
Negli ultimi giorni abbiamo assistito alle dichiarazioni del Sindaco Gennaro Toto, apparse sulla stampa, riguardo agli atti di vandalismo subiti da lui stesso e dagli assessori De Luca e Santoro alle loro auto. Il Sindaco ha sostenuto che tali atti siano di natura politica e discriminatoria nei confronti di loro tre meridionali alla guida del paese.
Prima di tutto, vogliamo prendere le distanze da questi atti vandalici, che condanniamo fermamente. Tuttavia, ci preoccupano le esternazioni del Sindaco, che riteniamo inquietanti e pericolose. Le tesi sostenute dagli assessori e dal Sindaco stesso nei confronti della cittadinanza sono estremamente gravi e rischiano di infiammare gli animi. Un amministratore non dovrebbe mai permettere né provocare una simile situazione.
Accostare pubblicamente manifestazioni di dissenso ad atti di ritorsione personale è una pericolosa generalizzazione e suona come una premessa per una censura implicita e inaccettabile dell’opposizione e dei cittadini stessi. Come gruppo di minoranza, sosteniamo da sempre un confronto civile, basato sul dibattito acceso ma rispettoso, che non travalichi il comportamento decoroso, a partire dagli attacchi personali che non abbiamo mai raccolto.
Fin dall’inizio del mandato, auspichiamo un clima di civiltà, rispetto e collaborazione, finalizzati a migliorare la vita di tutti. Purtroppo, dopo quasi due anni, la realtà è quella di una comunità divisa a metà. È preoccupante che il Sindaco abbia dichiarato in passato che a Cernusco Lombardone “sembra di essere nel Bronx” e abbia definito il ritrovo di alcuni gruppi di giovani come “aggregazione negativa”. Ora arriva addirittura a definire il clima del paese “…di intimidazione al pari dell’hinterland milanese”, evocando lo spettro dell’intolleranza verso i meridionali.
Le parole sono importanti e acquistano ancora più risonanza quando sono pronunciate da chi amministra la cosa pubblica. Lo sfogo del Sindaco sembra quello di una persona sull’orlo di una crisi di nervi, desiderosa di trovare un fomentatore tra i banchi dell’opposizione o tra le file della passata amministrazione, incredula di fronte alle critiche legittime dei cittadini di Cernusco. Il Sindaco dovrebbe fare un umile passo indietro e scusarsi pubblicamente per aver insinuato sentimenti di discriminazione ed intolleranza.
L’atteggiamento vittimista del Sindaco e dei suoi collaboratori è insopportabile e non fa altro che distogliere l’attenzione dalle vere questioni importanti, come ad esempio l’intitolazione della biblioteca, dove è stato messo in atto un finto esercizio di democrazia che non è passato inosservato a chi aveva espresso un voto, rimasto poi inascoltato.
Il Sindaco sembra non sopportare di essere messo in discussione e non ha compreso che essere al comando comporta il rischio di ricevere critiche e non solo applausi. Il ruolo politico va gestito con cura e richiede un uso responsabile delle parole e dei gesti.
È necessario che si crei un clima di dialogo e collaborazione, in cui tutti si sentano coinvolti nel processo decisionale e si lavori per il bene comune. Solo così la comunità di Cernusco Lombardone potrà superare le divisioni e costruire un futuro migliore per tutti.