La mancata prescrizione di accertamenti, certificazioni di malattia o infortunio, valutazioni specialistiche o dimissioni da un reparto ospedaliero durante un accesso al Pronto Soccorso o una valutazione specialistica è un problema allarmante nella provincia di Bergamo. La Fondazione Italiana Medici di Famiglia (Fimmg Bergamo) ha ricevuto segnalazioni da parte dei medici di medicina generale del territorio e ha registrato un totale di 198 segnalazioni, di cui 146 riguardano mancate prescrizioni di accertamenti richiesti dal Sistema Sanitario Nazionale, 48 mancate certificazioni di malattia dell’Inps e 4 mancate certificazioni di infortunio dell’Inail. Secondo la Fimmg, questi numeri potrebbero essere solo la punta dell’iceberg e potrebbero essere superiori nella realtà.

Tra le strutture ospedaliere della provincia, il Papa Giovanni XXIII è quello con il maggior numero di segnalazioni, seguito dal Policlinico di Ponte San Pietro e da Humanitas Gavazzeni. Tuttavia, la Fondazione specifica che queste percentuali non tengono conto del volume di prestazioni della singola struttura e sono quindi considerate dati grezzi non ponderati.

Analizzando i reparti, emergono alcuni dati interessanti. Il Pronto Soccorso è risultato essere il reparto con il maggior numero di segnalazioni, rappresentando quasi un terzo del totale. Seguono la Cardiologia e l’Ortopedia al secondo e terzo posto rispettivamente.

La Fimmg Bergamo sottolinea che queste segnalazioni riguardano prestazioni che erano obbligatorie per i colleghi ospedalieri, ma che hanno scelto di inviare i pazienti ai medici di famiglia con richieste improprie di prescrizioni o certificazioni. Questo ha un impatto enorme sull’attività clinica dei medici di famiglia, ma non va dimenticato che dietro ogni numero c’è un paziente con le sue problematiche cliniche, talvolta anche gravi, che si è trovato a dover richiedere prestazioni non dovute al proprio medico curante, causando anche situazioni evitabili di conflitto.

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