Un misterioso incendio è divampato la scorsa notte in via Lainate a Mazzo di Rho, precisamente nella zona della Cascina bruciata. Nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, non sono state riportate vittime o feriti. Ciò che rende questo episodio particolarmente strano è che l’incendio è scoppiato dopo un violento temporale, durante il quale non si sono verificati fulmini, non faceva particolarmente caldo e il terreno era completamente bagnato, condizioni poco favorevoli per le fiamme.
Durante tutta la notte, i vigili del fuoco sono rimasti sul posto per domare le fiamme. Le chiamate al numero di emergenza 112 e al numero dei vigili del fuoco 115 sono state numerose, dato che il rogo era visibile anche da lontano e il cielo era ancora coperto di nuvole. Le immagini ricevute durante la notte mostrano una vasta colonna di fumo nero che si alzava dalle fiamme.
La centrale operativa del 112 ha inviato sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di Milano, supportati da tre ambulanze per eventuali incidenti o intossicazioni da fumo. Attualmente, una delle ambulanze è ancora presente sul luogo insieme ai vigili del fuoco.
L’origine di questo incendio rimane ancora un mistero e le indagini sono in corso per determinare le cause. Si ipotizza che possa essere stato causato da un cortocircuito o da un atto doloso, ma al momento non ci sono certezze. Le autorità competenti stanno lavorando per fare piena luce su questa vicenda.
È importante sottolineare che, nonostante la tempestività dell’intervento dei vigili del fuoco, è fondamentale adottare tutte le precauzioni necessarie per prevenire incendi, soprattutto in periodi di forte instabilità atmosferica come quello che abbiamo appena vissuto. Bisogna fare attenzione all’uso di candele, stufe elettriche e altri dispositivi che potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza domestica.
In attesa di ulteriori aggiornamenti sulle indagini in corso, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire in caso di emergenza. La sicurezza e la prevenzione devono essere sempre al primo posto, per garantire la protezione di tutti.