Facchetti: “Avanti con la richiesta di calamità”
Il mondo agricolo della provincia di Brescia sta facendo i conti con i danni causati dal maltempo. Campi di mais danneggiati, stalle scoperchiate, serre e capannoni distrutti dal vento e dalla grandine. Secondo la presidente di Coldiretti Brescia, Laura Facchetti, i danni ammontano a diversi milioni di euro, a cui si devono aggiungere anche i problemi ai vigneti e agli oliveti. Le zone più colpite sono quelle del Garda, come Cunettone di Salò e Raffa di Puegnago, dove il 90% delle olive è andato distrutto. Facchetti sottolinea anche che ogni anno gli eventi atmosferici danneggiano le piante agricole e ne risente la produzione successiva.
Anche il mais nella Bassa bresciana ha subito gravi danni. Il mais spigato e quasi maturo può essere raccolto per salvare almeno la fibra, ma per quello di seconda semina non c’è molto da fare. Coldiretti sta raccogliendo segnalazioni di danni da parte degli agricoltori e allevatori e porterà avanti la richiesta di calamità naturale, che verrà inoltrata al Governo dalla Regione Lombardia.
Tuttavia, c’è il timore che le coperture assicurative possano mancare, considerando la frequenza dei gravi eventi atmosferici. Questo rappresenta un grosso problema per il settore agricolo.
Fortunatamente, non si segnalano animali morti nella provincia di Brescia, ma al confine con la provincia di Bergamo sono state trovate 73 strane morte a causa della grandine. Tra le aziende agricole più colpite c’è la ditta Morosini di Poncarale, dove il vento ha distrutto completamente 20 serre per la produzione di fragole. Anche i frutteti di mele, pesche e prugne hanno subito ulteriori danni, così come la serra per la produzione di ortaggi.
È quindi necessario fare fronte a questa situazione e chiedere aiuto alle istituzioni per affrontare i danni causati dal maltempo. Il settore agricolo ha bisogno di supporto e di coperture assicurative adeguate per poter continuare la propria attività in modo sostenibile.