Nella giornata di domenica scorsa la Polizia di Stato di Como ha effettuato quattro arresti, uno dei quali per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre gli altri tre per furto aggravato in concorso, proprio mentre stavano cercando di rubare una bicicletta.
Il primo episodio si è verificato nel pomeriggio di domenica 23 luglio, quando una volante, passando per piazza S. Agostino, è stata richiamata dalle grida di aiuto di una ragazza, una 19enne milanese, che riferiva di essere stata picchiata da uno straniero sul treno appena arrivato da Milano, ancora fermo alla stazione di Como Lago.
Seguendo le indicazioni della giovane, gli agenti sono saliti sul convoglio e hanno individuato l’uomo segnalato, un cittadino nigeriano di 39 anni, regolare sul territorio ma senza un’abitazione stabile e con precedenti penali. All’apparire degli agenti, l’uomo ha iniziato ad insultarli e a scagliarsi fisicamente contro di loro, tanto che gli agenti, per poter portare a termine il loro intervento, si sono visti costretti ad utilizzare il Taser. Una volta immobilizzato e fatto salire in macchina, lo straniero è stato prima portato in ospedale e poi in Questura.
La ragazza ha sporto denuncia per l’aggressione subita, mentre per la resistenza agli agenti, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, il 39enne nigeriano è stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del processo per direttissima previsto per questa mattina.
Il secondo episodio si è verificato nella notte tra domenica e lunedì, verso le 4:00 del mattino, quando è arrivata una chiamata al numero unico di emergenza 112 segnalando che in via Alciato a Como, tre individui stavano cercando di forzare con un sasso il lucchetto di una costosa bicicletta da corsa, con l’intento di rubarla. Le Volanti sono intervenute sul luogo segnalato così velocemente da sorprendere i tre malviventi sul fatto, che sono stati poi arrestati per furto aggravato in concorso.
Una volta portati in Questura, i tre si sono rivelati essere due tunisini di 18 e 19 anni e un marocchino di 25 anni, tutti irregolari sul territorio e senza fissa dimora. Sono stati loro sequestrati gli attrezzi utilizzati per forzare il lucchetto della bicicletta e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono stati arrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima di questa mattina.

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