Due rapinatori egiziani sono stati condannati a 4 anni e 6 mesi di reclusione e a 3 anni e 9 mesi con rito abbreviato per aver rapinato il figlio di Matteo Salvini lo scorso 23 dicembre a Milano. La sentenza prevede anche una multa di 1.200 e 1.000 euro per ciascuno dei due rapinatori, oltre all’espulsione dall’Italia al termine della pena.

Le indagini condotte dalla squadra mobile della questura di Milano hanno rivelato che i due rapinatori avevano commesso un’altra rapina due giorni dopo quella al figlio di Salvini, proprio il giorno di Natale. Entrambi gli imputati hanno confessato e hanno risarcito le due vittime con qualche centinaio di euro, chiedendo una colletta ai loro amici. Per questo motivo, sono state riconosciute loro le attenuanti generiche.

Federico Salvini è stato minacciato e derubato mentre camminava in zona Gambara. I due rapinatori lo hanno avvicinato chiedendo una sigaretta, ma dopo il suo rifiuto l’hanno inseguito, fermato e minacciato con una bottiglia di vetro. Lo hanno poi costretto a consegnare il suo iPhone e il portafogli, dai quali hanno prelevato solo i contanti, circa 200 euro.

Il figlio del segretario della Lega ha denunciato la rapina alla polizia la sera stessa, che è riuscita a geolocalizzare il telefono rubato e risalire a uno dei due presunti rapinatori. Quest’ultimo è stato riconosciuto dalla vittima e arrestato. Inoltre, un’altra vittima è stata rapinata con lo stesso metodo e minacciata con un coccio di bottiglia.

Questa condanna rappresenta un importante passo verso la giustizia per le vittime di queste rapine. È fondamentale che i responsabili vengano puniti e che venga garantita la sicurezza dei cittadini. Speriamo che l’espulsione dei due rapinatori dall’Italia contribuisca a prevenire futuri crimini simili.

In conclusione, è importante sottolineare l’importanza di denunciare tali episodi alle autorità competenti, in modo da poter agire e garantire la sicurezza di tutti. Non dobbiamo permettere che episodi del genere mettano a rischio la tranquillità e la serenità dei cittadini.

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