Caro direttore,

Mi chiedo quale corso di buone maniere frequentino i vigili urbani di Busto Arsizio. Devo raccontarle infatti un paio di episodi che mi sono capitati e che confermano il livello di maleducazione di alcuni agenti del comando dei Molini Marzoli.

Ero in via Dante per una commissione nella farmacia adiacente. Ho parcheggiato l’auto in modo non del tutto adeguato, ma senza ostacolare il traffico e i pedoni. Subito è intervenuta una pattuglia della polizia municipale che in modo arrogante mi ha intimato di spostare l’auto. Ho chiesto loro un minimo di tolleranza così da poter sbrigare velocemente la mia incombenza in farmacia. La risposta è stata: “Questa non è l’unica farmacia di Busto” e quando ho fatto notare che sulla stessa via c’erano altre auto parcheggiate in modo irregolare, la loro risposta, con tono arrogante, è stata: “Facciamo partire subito i 30 secondi che ci vogliono per fare una multa oppure se ne va subito?”.

A questo punto ho subito spostato l’auto, consapevole di essere comunque in torto, ma non di meritare un tale atteggiamento da parte di due funzionari pubblici che dovrebbero essere al servizio dei cittadini.

Questo episodio si aggiunge ad un altro accaduto qualche giorno fa, durante il quale un altro vigile mi ha apostrofato perché, dopo aver parcheggiato correttamente in uno spazio, mezza ruota è rimasta sul bordo del marciapiede adiacente. L’agente si è avvicinato subito e mi ha detto in modo arrogante: “Meriterebbe di avere un disabile in famiglia così sa cosa significa avere una persona in carrozzella”. Vorrei far notare che il marciapiede, con o senza ruota sopra, non ha le dimensioni per il passaggio di una carrozzella.

Vorrei concludere sottolineando che non sto contestando la correttezza di eventuali sanzioni, ma il modo in cui certi agenti della polizia locale di Busto si approcciano ai cittadini, che comunque non meritano di essere trattati con maleducazione da chiunque, soprattutto da chi dovrebbe avere un ruolo di protezione. Sono anche convinta che nessuno a Palazzo Gilardoni e nemmeno al Comando interverrà per correggere comportamenti comunque inaccettabili.

Anna Colombo

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