La strage di Erba del dicembre 2006 è uno dei casi di omicidio più noti in Italia. Dopo molti anni, la Procura generale di Milano ha finalmente trasmesso alla Corte d’Appello di Brescia la proposta di revisione del processo firmata dal sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser. Tuttavia, la procuratrice generale Francesca Nanni ha presentato un parere ai giudici bresciani in cui spiega che l’istanza è “inammissibile perché redatta da un soggetto non legittimato” e “infondata nel merito perché mancano presupposti e nuove prove decisive per una revisione del caso”. Ora spetta alla Corte di Brescia decidere sulla richiesta di revisione.

Nel caso della strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre 2006, Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all’ergastolo. I coniugi hanno ucciso Raffaella Castagna, il figlio di 2 anni Youssef Marzouk, la nonna del bambino Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, è rimasto gravemente ferito.

La procuratrice Nanni ha redatto la relazione in cui indica la richiesta di Tarfusser come “inammissibile” insieme all’avvocato generale Lucilla Tontodonati. La procura generale spiega che mancano i presupposti e le nuove prove decisive per la richiesta di revisione. “La Corte d’Appello di Brescia si esprimerà ora su entrambe le questioni, ossia l’ammissibilità della richiesta di revisione e il merito”, ha dichiarato Francesca Nanni.

I legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, Fabio Schembri e Paolo Sevesi, hanno commentato: “L’istanza di revisione finalmente arriva davanti alla Corte d’Appello di Brescia. Tuttavia, il parere che accompagna la richiesta è irregolare e danneggia il diritto dei condannati a una valutazione serena ed equa”.

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