La situazione dei dipendenti della Geodis di Landriano sembra aver preso una svolta positiva dopo l’incontro di mediazione che si è tenuto ieri in Prefettura. Nonostante lo stato di agitazione rimanga, è stata decisa la sospensione delle proteste. Questo rappresenta un piccolo spiraglio per i 256 lavoratori che qualche settimana fa hanno ricevuto la notizia che il magazzino chiuderà a gennaio a causa della mancanza di lavoro.
Dopo le proteste e l’apertura di un tavolo di trattative in Prefettura, la paura di perdere il lavoro sembrava essere scomparsa. Tuttavia, solo 120 dipendenti avrebbero potuto rimanere a Landriano, mentre gli altri avrebbero dovuto trasferirsi in altri siti di logistica del Nord Italia. Tuttavia, ora si scopre che un’altra società, la Tiesse, ha intenzione di subentrare alla Geodis e ha bisogno di ulteriore personale per gestire importanti commesse.
Il direttore generale della Tiesse, Guido Sereno, presente all’incontro, ha dichiarato che per mantenere queste commesse è necessario garantire la continuità operativa del sito di Landriano, rendendolo economicamente appetibile per i clienti. Di conseguenza, i 120 dipendenti inizialmente previsti non sarebbero più sufficienti e ne servirebbero almeno 130. I dipendenti che non potranno rimanere a Landriano saranno ricollocati o potranno usufruire di scivoli che li accompagneranno verso la quiescenza e i pensionamenti.
Tuttavia, la vicenda non è ancora conclusa. Il tavolo di mediazione prefettizia si è aggiornato a venerdì, quando si dovranno definire tutti gli organici e verificare dove i lavoratori potranno essere impiegati. Nel frattempo, i dipendenti Geodis dovranno rimuovere i presìdi e ripiegare le bandiere in attesa del prossimo incontro. Forse, alla fine della trattativa, i dipendenti potranno affrontare le ferie con minor apprensione, sapendo che non dovranno fare il conto alla rovescia per quanto tempo avranno ancora un posto di lavoro.