Ottavia Piana, la speleologa che è rimasta intrappolata in una grotta a Fonteno per 48 ore, ha finalmente raccontato la sua disavventura. Dopo un intervento chirurgico al piatto tibiale, la giovane speleologa è guarita e presto tornerà a esplorare il mondo sotterraneo. Nonostante debba ancora utilizzare le stampelle per un paio di settimane, non vede l’ora di tornare alle montagne e alle grotte. Inoltre, ha già comunicato che guiderà i nuovi corsi di speleologia previsti per settembre e ottobre, organizzati dal Cai e dallo Speleo Cai di Lovere, insieme al collega Maurizio Finazzi.

La storia di Ottavia ha tenuto con il fiato sospeso la provincia di Brescia e di Bergamo. A causa di una caduta durante una ricognizione nell’Abisso Bueno Fonteno, la speleologa si era trovata impossibilitata ad uscire dalla grotta. Dopo due giorni di soccorso senza sosta, è stata finalmente portata in salvo dai soccorritori. Dopo settimane di silenzio, Ottavia ha deciso di raccontare la sua esperienza tramite una lettera pubblicata sulla pagina di Progetto Sebino, l’associazione speleo con cui collabora.

Nella lettera, Ottavia racconta che l’escursione doveva essere tranquilla, ma qualcosa è cambiato nel corso della giornata. Durante la risalita, la squadra si è trovata di fronte a un pericoloso traverso con attacchi in alluminio non previsto. Non essendo attrezzati per affrontare questa situazione, la speleologa ha avuto un incidente che l’ha lasciata con un forte dolore alla gamba sinistra.

Dopo l’infortunio, Ottavia ha vissuto due giorni indimenticabili di attesa e soccorso. Ha ammirato e apprezzato l’impegno, la devozione e l’umanità di coloro che si sono prodigati per portarla fuori dalla grotta. Sia i soccorritori eccezionali che i suoi compagni di uscita hanno fatto tutto il possibile per aiutarla. Anche quando si trovava chiusa nella barella con la visiera del casco abbassata, si è sempre sentita a casa grazie al loro sostegno.

Ottavia conclude la sua lettera ringraziando ancora una volta i soccorritori e i suoi compagni, promettendo di continuare a esplorare il mondo sotterraneo nonostante l’incidente. La sua storia è un esempio di coraggio e determinazione che ispira tutti coloro che amano l’avventura e l’esplorazione delle grotte.

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