La normativa che prevede un costo di 20 euro per le visite alla guardia medica e addirittura 35 euro per i controlli a domicilio per chi non è residente in Lombardia sta suscitando molte polemiche. In particolare, il segretario di Udu, Alessandro Miceli, sostiene che questa decisione crei una disparità ingiustificata nell’accesso alle cure mediche per la comunità studentesca fuorisede. Secondo Miceli, l’autonomia maggiore nella sanità potrebbe amplificare le diseguaglianze già presenti tra le diverse regioni.

Questa decisione mette a rischio la salute e il benessere degli studenti fuorisede, che potrebbero già essere sottoposti a carichi finanziari significativi per l’istruzione e il sostentamento. Tuttavia, fortunatamente, per gli studenti residenti nei collegi con Edisu Pavia è stata garantita un’assistenza medico-generica attraverso una convenzione. Inoltre, Edisu e i Collegi si impegneranno a garantire il pagamento del corrispettivo dovuto al medico, eventualmente anticipandone l’importo o comunque rifondendo l’alunno. Questo diritto, secondo Giorgia Cervio, consigliera d’amministrazione in Edisu, dovrebbe essere garantito non solo ai collegiali, ma a tutta la comunità studentesca.

È importante che si faccia chiarezza su questa normativa e che si garantisca un accesso equo alle cure mediche per tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro residenza. La salute è un diritto fondamentale e non dovrebbe essere influenzata da questioni economiche o territoriali. Speriamo che le autorità competenti prendano in considerazione queste preoccupazioni e agiscano di conseguenza per garantire un’assistenza medica adeguata a tutti gli studenti.

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