SARONNO – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como hanno concluso gli approfondimenti delegati dalla procura regionale Lombardia della corte dei conti a carico di Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni contestando, al medico e all’infermiera protagonista della vicenda della morti in corsia al pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, un danno erariale complessivo di un importo pari ad € 3.153.872,28.

La vicenda è stata oggetto di attenzione da parte dei media nazionali per diversi anni. Tutto è iniziato con un’indagine dei carabinieri della compagnia di Saronno guidata dall’allora capitano Giuseppe Regina che ha scoperto e documentato come negli anni dal 2010 al 2014 siano avvenute morti di pazienti a causa dell’infusione di una commistione letale di farmaci.

Gli approfondimenti ispettivi svolti hanno permesso di scoprire che, considerando che la coppia era dipendente della struttura sanitaria, le condotte contestate in ambito penale agli imputati hanno generato una doppia responsabilità erariale a danno dell’Asst Valle Olona. Da un lato, c’è il danno indiretto causato dai risarcimenti che l’ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, dall’altro c’è il danno non patrimoniale, ma legato all’immagine, derivato dal discredito gettato sulla funzionalità e sulla capacità assistenziale della struttura.

Pertanto, al termine dell’attività, la procura regionale della Corte dei Conti ha quantificato in 900 mila euro il danno erariale a carico dell’infermiera e in 2.253.872,28 euro il danno erariale a carico del medico, importi per i quali è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo, a causa del fondato timore di attenuazione della garanzia del credito erariale.

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