Omicidio di Sofia Castelli: si indaga sulla premeditazione del delitto

La morte di Sofia Castelli ha scosso profondamente la comunità di Cologno Monzese e le indagini stanno cercando di fare luce su questa terribile tragedia. Zakaria Atqaoui, il ragazzo di 23 anni accusato dell’omicidio, avrebbe premeditato il delitto? Questa è la domanda che si stanno ponendo gli inquirenti della procura di Monza, che stanno coordinando le indagini insieme ai carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni.

Al momento non sono stati riscontrati segni di effrazione sulla porta di casa di Sofia, il che lascia pensare che Atqaoui sia riuscito ad entrare in altro modo, probabilmente aspettando che la ragazza tornasse a casa. Le indagini hanno ricostruito gli eventi che sono accaduti tra le 5.58 del mattino, quando Sofia è tornata a casa con un’amica dopo una serata in discoteca, e le 9.30, quando Atqaoui si è presentato alla Polizia Locale per costituirsi.

Gli inquirenti stanno ora cercando di verificare l’esistenza di un duplicato delle chiavi di casa di Sofia, che Atqaoui avrebbe rubato e utilizzato per entrare nell’appartamento e aggredirla nel sonno. L’amica di Sofia, ancora sotto shock, ha spiegato di non essersi accorta di nulla.

L’avvocato di Atqaoui ha descritto il ragazzo come un giovane molto provato e ha sottolineato che è stato molto collaborativo durante l’interrogatorio con il magistrato. La convalida del fermo è prevista per domani, lunedì 31 luglio.

Se l’ipotesi di una premeditazione dovesse essere confermata, la posizione di Atqaoui potrebbe aggravarsi ulteriormente. La comunità di Cologno Monzese è in lutto per la perdita di Sofia Castelli e attende con ansia che venga fatta giustizia per questa terribile tragedia.

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