Il Foa Boccaccio ha subito lo sgombero questa mattina, dopo due anni di occupazione, a causa della presenza di Eternit sbriciolato dai tetti. Tuttavia, il collettivo ha già annunciato una battaglia e stasera organizzerà un corteo per le strade della città. Sarà questa una nuova occupazione?
Mentre i residenti festeggiano e ringraziano le autorità, il Foa Boccaccio ha già annunciato la sua reazione. Sul profilo Facebook del collettivo è comparso l’annuncio di un corteo di protesta che si terrà stasera, martedì 1 agosto, per le vie di Monza. Il corteo partirà alle 19.30 da Piazza Castello a Monza (Binario 7).
Ecco l’annuncio del Foa:
“Nessuno sgombero senza risposta. Contro lo sgombero della Foa Boccaccio avvenuto questa mattina per pretestuosi motivi di sicurezza, le risposte non si faranno attendere! Stasera saremo in corteo per le strade di Monza. Non abbiamo più spazio da perdere. La Foa Boccaccio non si tocca!”
Il problema dell’eternit è stato motivo di battaglia per i residenti negli ultimi due anni. Nonostante le denunce dei proprietari e un tentativo giudiziario fallito, è stato il maltempo a causare lo sgombero del Foa Boccaccio, occupato nel luglio del 2021. La Polizia di Stato è intervenuta alle 5.45 di questa mattina in seguito alla segnalazione della presenza di eternit e al pericolo di crollo delle strutture dopo il nubifragio, oltre al rischio di contaminazione da fibre di amianto. Anche i residenti avevano segnalato gravi danni strutturali, con scoperchiamenti e compromissione dei tetti in via Timavo 12. Ora che lo sgombero è avvenuto, si pone la domanda se ci sarà una nuova occupazione del Boccaccio.
Intanto, l’attenzione è massima per il corteo di stasera. Due anni fa, il 14 luglio 2021, dopo un corteo simile con centinaia di manifestanti provenienti anche da fuori Monza, il Foa Boccaccio aveva occupato l’edificio abbandonato in via Timavo 12. Questa scelta era stata fatta in risposta allo sgombero di via Rosmini 11, dove ora si trova la “Casa della Montagna” del Cai, al fine di garantire la continuità dell’attività del centro sociale monzese. Ora che la nuova struttura è stata sgomberata e venduta, i nuovi proprietari potranno intervenire con lavori di bonifica e messa in sicurezza, seguiti dalla riqualificazione dell’edificio.

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