Un dormitorio all’interno dell’ex Gasfire di via Fiume è stato scoperto dalle forze dell’ordine. Durante i mesi di giugno e luglio, sono state trovate persone senza fissa dimora che avevano occupato l’area, utilizzando materassi e fornelli all’interno degli edifici abbandonati. Il sindaco ha emesso un’ordinanza che impone ai proprietari di ripulire l’area e sigillare tutti gli ingressi entro il 31 agosto.
Il 29 giugno, i carabinieri della stazione di Erba hanno effettuato un sopralluogo all’ex Gasfire di via Fiume 3. All’interno dell’area, sono stati trovati tre uomini nordafricani senza fissa dimora che sono stati allontanati. I carabinieri hanno rinvenuto materassi, coperte, fornelli da campeggio, pentole e spazzolini da denti, confermando che l’area veniva utilizzata come dormitorio dai senzatetto.
Nonostante l’allontanamento dei tre occupanti, il comandante della polizia ha inviato alcune fotografie ai carabinieri il 17 luglio, che mostravano indumenti stesi a una finestra dell’ex Gasfire. Queste immagini facevano intendere la presenza di persone all’interno nonostante lo sgombero avvenuto precedentemente. Il sindaco ha quindi emesso un’ordinanza indirizzata alla società proprietaria dell’immobile, chiedendo di mettere in sicurezza l’area, inibire l’accesso alle persone non autorizzate e ripristinare le condizioni di igiene e pulizia previste dalla legge.
L’ordinanza prevede la pulizia e la chiusura di tutti gli accessi, sigillando le porte e le finestre che i carabinieri hanno riscontrato essere troppo facili da aprire. I proprietari hanno trenta giorni di tempo per adempiere alle prescrizioni, altrimenti saranno denunciati all’autorità giudiziaria e il Comune provvederà direttamente, addebitando i costi ai proprietari.
Contestualmente, la giunta comunale ha avviato un procedimento per individuare tutti gli immobili dismessi che presentano criticità entro il 30 settembre. I proprietari possono segnalare le criticità inviando una mail specifica. L’obiettivo è realizzare un censimento delle aree dismesse al fine di usufruire degli incentivi regionali per la riqualificazione o l’abbattimento delle strutture in attesa di una eventuale riedificazione.