San Martino In Strada, 1 agosto 2023 – Paura alla casa parrocchiale: un bimbo tocca col ciuccio materiale per la derattizzazione e lo mette in bocca ed è ricoverato in ospedale per accertamenti. Un bambino di poco meno di due anni, di origine afghana, è stato portato dal soccorso sanitario, con l’eliambulanza, all’ospedale di Bergamo, per accertamenti su un possibile ingerimento di veleno preso da terra.
Il parroco: “Operai imprudenti”
Gli esami del sangue eseguiti all’ospedale di Bergamo, dove è stato ricoverato il bambino avvelenato da un topicida, hanno escluso che il piccolo possa peggiorare nelle prossime ore. Lo ha riferito in serata il parroco don Davide Chioda, che in queste ore è in stretto contatto con i genitori del bimbo. La ditta di derattizzazione era arrivata nella casa parrocchiale stamattina, chiamata dalla stessa famiglia del bambino. “Questi operai – dice stasera il parroco – penso siano stati imprudenti a lasciare delle pastiglie di veleno per terra”.
Il veleno a terra
L’imprevisto, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, eseguita dalle forze dell’ordine, è accaduto questa mattina nel cortile della casa parrocchiale di San Martino in Strada, in piazza del Popolo 20, che ospita alcuni profughi dell’Afghanistan, dove ci sarebbe stata una derattizzazione in corso e ci sarebbe quindi stato del veleno a terra.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Lodi, intervenuti per accertare l’accidentalità dell’episodio, che poi è stata confermata, sembra che, per curiosità, il bimbo abbia toccato terra col ciuccio, venendo dunque in contatto col topicida.
Bimbo ricoverato a Bergamo
Da qui le necessarie verifiche al pronto soccorso per accertare l’ingerimento o meno di sostanze nocive. Il bambino, pur manifestando qualche segno di intossicazione, per fortuna non sembrava essere in gravi condizioni ed è sempre rimasto sveglio e cosciente, ma da valutare. Dopo una prima visita eseguita in posto, gli è stato assegnato un codice giallo per il trasporto. Poi è stato trattenuto in ospedale sotto osservazione.
La derattizzazione
L’avvelenamento si è verificato proprio nel giardino della casa del parroco. Qui, in mattinata, era stato eseguito un intervento di derattizzazione con una ditta specializzata. Proprio dopo questo intervento, il bimbo era andato a giocare nell’erba. Il ciuccio è caduto a terra e il piccolo lo ha poi rimesso in bocca, dopo che era venuto a contatto con il veleno. A un certo punto il bambino ha cominciato a stare male e, dati i sintomi, i genitori hanno subito pensato a quanto poteva essere accaduto. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari del 118 ma anche i carabinieri, che hanno ricostruito l’episodio.
Purtroppo, sono stati momenti di grande paura per i genitori del bambino avvelenato. Fortunatamente, gli esami del sangue hanno escluso che il piccolo possa peggiorare nelle prossime ore. Il parroco ha espresso la sua preoccupazione per l’imprudenza degli operai che hanno lasciato del veleno per terra, mettendo a rischio la salute dei bambini presenti nella casa parrocchiale.
È importante che le aziende responsabili di interventi come la derattizzazione siano estremamente attente e prendano tutte le precauzioni necessarie per evitare incidenti di questo tipo. Bisogna garantire la sicurezza dei bambini e delle persone che vivono o frequentano le strutture interessate da tali lavori.
Si spera che il piccolo si riprenda completamente e che episodi come questo possano essere evitati in futuro grazie a una maggiore attenzione e responsabilità da parte di tutti coloro che operano in settori simili.