Un successo oltre le aspettative per l’Everesting della Presolana, l’iniziativa organizzata per celebrare i 150 anni di fondazione del Cai di Bergamo. La staffetta, che ha coinvolto una sessantina di persone, aveva anche lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di una casa della montagna a Peñas, in Bolivia.

L’obiettivo era quello di scalare per dieci volte la Presolana, dalla rifugio “Carlo Medici” ai Cassinelli fino alla vetta, per coprire l’altezza dell’Everest (8848,86 metri). La staffetta è partita alle 3 del mattino di sabato 29 luglio e ha raggiunto l’obiettivo nel primo pomeriggio di domenica. Alle 11 di domenica, alla Cappella Savina, è stata celebrata una messa in ricordo di Giambattista Merelli e Edoardo Panizza, durante la quale è stato letto un messaggio inviato dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi in occasione dell’evento.

Al rifugio “Carlo Medici” è arrivato anche il console generale della Bolivia Cristhian Borda Nelson, che ha elogiato l’impresa raggiunta e ringraziato per il sostegno al progetto “Casa della Montagna” a Peñas. Ogni gruppo che ha partecipato alla staffetta portava nello zaino una bandiera del Cai e una bandiera boliviana.

I promotori dell’evento, a cominciare da Alex Bombardieri che ha avuto l’idea dell’Everesting, sono soddisfatti del successo ottenuto. L’idea è stata poi condivisa con la sottosezione di Gazzaniga e la sezione di Bergamo del Cai.

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