Omocidio a Cologno Monzese: il brutale delitto di Sofia Castelli
Una terribile tragedia ha colpito la città di Cologno Monzese. Sofia Castelli, una giovane di soli 20 anni, è stata uccisa brutalmente nel sonno con almeno quattro coltellate al volto e alla gola. A confessare l’omicidio è stato il suo ex fidanzato Zakaria Atquaoui, 23 anni, che si è presentato di propria iniziativa al comando di Polizia Locale. Il Gip di Monza Elena Sechi ha disposto la custodia cautelare in carcere per il giovane assassino.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la sera del delitto Sofia sarebbe stata invitata da un amico di Zakaria a bloccarlo su Instagram per evitare che lui soffrisse vedendo le foto della sua serata in discoteca. L’amica della vittima ha raccontato che Zakaria era possessivo e geloso, motivo per cui Sofia l’aveva lasciato tre settimane prima. Tuttavia, i due erano tornati insieme, ma il carattere di Zakaria era diventato sempre più insopportabile per Sofia.
La sera del delitto, Zakaria aveva aspettato Sofia fuori da casa dopo che erano tornate dall’estetista e avevano litigato. Da giorni lui la seguiva e la contattava spesso su Instagram per avere notizie. La mattina del delitto, Zakaria aveva chiesto di vedere Sofia e un suo amico aveva avvertito l’amica della vittima di bloccare le storie su Instagram per evitare che Zakaria scoprisse i loro spostamenti.
Il killer ha confessato di essersi nascosto nell’armadio della camera da letto di Sofia, aspettando che l’amica se ne andasse. Non riuscendo a spiegare cosa sia scattato in lui, Zakaria è uscito dall’armadio, è andato in cucina e ha preso un coltello dal lavandino. Non ricorda nulla di ciò che è successo dopo, ma si è sentito male. Ha poi cambiato i suoi abiti con quelli del padre di Sofia e ha gettato via il suo cellulare per evitare che la madre vedesse le sue foto mentre beveva e fumava, in quanto la sua famiglia è di religione mussulmana.
Zakaria ha anche raccontato di aver letto su una lavagna un appuntamento di Sofia con due amici, pensando che fossero usciti quella sera insieme. Voleva controllare cosa sarebbe successo al loro ritorno, ma le cose sono andate in modo diverso.
Questo terribile omicidio dimostra ancora una volta l’importanza di combattere il possessivismo e la gelosia morbosa nelle relazioni. Nessuna persona merita di essere trattata in questo modo e nessuna fine di una storia giustifica atti così brutali. La giustizia dovrà fare il suo corso e speriamo che Sofia possa riposare in pace.