Il consumo di cocaina a Montichiari raggiunge livelli record, secondo uno studio dell’Istituto Mario Negri. La città si posiziona al secondo posto in Italia, dopo Pescara, per il consumo di questa sostanza stupefacente. Lo studio si basa sul metodo del Wastewater Based Epidemiology, che analizza i residui metabolici delle droghe presenti nelle acque reflue urbane per stimare il consumo complessivo di sostanze psicoattive nella popolazione. Montichiari registra una media di 676 dosi di cocaina al giorno, contro una media nazionale di 11 dosi ogni mille abitanti. Tuttavia, il consumo di cannabis è inferiore alla media nazionale, con 42 dosi al giorno ogni mille abitanti rispetto a una media di 50. Per quanto riguarda l’eroina, Montichiari registra solo 0,5 dosi contro le 3,2 in Italia. La presenza di metamfetamina e ecstasy è molto bassa, mentre le amfetamine sono praticamente assenti nelle acque reflue della città. È importante sottolineare che il progetto Acque Reflue ha coinvolto diverse città italiane, tra cui Montichiari, per monitorare il consumo di droghe. Lo studio ha evidenziato anche un aumento dell’uso di sostanze psicoattive tra i giovani, con una percentuale crescente nella fascia d’età dai 15 ai 19 anni. La spesa stimata per l’acquisto di droghe in Italia è di 15,5 miliardi di euro, con conseguenti danni sociali e sanitari. Inoltre, l’uso di psicofarmaci tra i giovani è aumentato, raggiungendo il 10,8% nella fascia d’età dai 15 ai 19 anni. I prezzi delle droghe variano, con la cocaina che registra i prezzi più elevati. Questi dati evidenziano la necessità di affrontare il problema delle tossicodipendenze e di promuovere politiche di prevenzione e recupero per contrastare questo fenomeno.

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